“Luciano Scalise, detenuto in video collegamento durante il processo tenutosi ieri era rimasto scollegato dalle ore 11 fino alle ore 14.44 e dunque non era a conoscenza degli esiti del processo. Ciò determina la nullità della sentenza”. Ad affermarlo è l’avvocato Piero Chiodo difensore di Luciano Scalise condannato dal gup all’ergastolo insieme al padre Pino poiché sono stati ritenuti i mandanti dell’omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso. Nel corso del processo, sono stati condannati anche altri tre imputati mentre cinque sono stati gli assolti, tutti coinvolti nell’operazione Reventinum di gennaio 2019 coordinata dalla Dda.

In merito alla sentenza di condanna di Luciano Scalise, oggi il legale Chiodo afferma: “Ieri alle 14.44 ho ricevuto sul mio telefonino la telefonata dell’ispettore penitenziario del carcere di Terni il quale mi comunicava che Luciano Scalise detenuto in video collegamento durante il processo tenutosi ieri era rimasto scollegato dalle ore 11 fino alle ore 14.44 e dunque non era a conoscenza degli esiti del processo. A quel punto ho riferito subito all’ispettore di dare urgente comunicazione di ciò all’autorità giudiziaria in quanto ciò avrebbe determinato la nullità della sentenza. A quel punto l’ispettore mi ha comunicato di procedere urgentemente a tale adempimento. Ciò – secondo l’avvocato Chiodo – determina la nullità della sentenza”.

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