Ha ricevuto gli applausi convinti e ripetuti della maggioranza a Palazzo Madama la senatrice calabrese del “MoVimento 5 Stelle” Gelsomina Silvia Vono, intervenendo, oggi, nel corso della discussione generale sul Documento di economia e finanza 2018. Un intervento, il suo, focalizzato sul Def nella più ampia visione “di un’Italia più coesa, equa e solidale”. Inevitabile, pertanto, il riferimento alla Sanità, proprio mentre i rappresentanti delle strutture private accreditate calabresi, in rotta con il commissario ad acta Massimo Scura, portavano a Roma la loro protesta. La senatrice Vono ha definito i paradigmi della “rivoluzione copernicana” che il Governo Conte metterà in campo in tema di Salute, partendo da “interventi incisivi sulla dirigenza sanitaria, scelta secondo la competenza e il merito, non più sulla base di logiche politiche o partitiche, in modo da mettere fine una volta per tutte al rapporto immorale e malsano tra politica e sanità”. E poi ancora “nuovi e diversi criteri di nomina dei direttori generali, dei direttori sanitari e amministrativi e dei dirigenti di strutture complesse”. “Gli stessi – ha affermato la parlamentare calabrese – saranno valutati in termini di raggiungimento degli obiettivi di salute e di bilancio nella gestione delle aziende. Obiettivi di performance precisi e operativi che, riducendo al minimo il margine di discrezionalità, non consentano più di premiare soggetti che, praticando il più bieco servilismo, hanno mirato solo al proprio avanzamento di carriera a totale danno delle aziende sanitarie e, soprattutto, dei cittadini”. Di particolare rilievo i richiami alla “coesione territoriale, per armonizzare il Nord e il Sud del Paese” sia per “i livelli minimi essenziali di assistenza che di prestazioni su tutto il territorio”. 
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