La procura di Messina ha chiesto il rinvio a giudizio per il magistrato Gaetano Amato, messinese, che lo scorso ottobre era stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta su una rete nazionale di scambio di materiale dal contenuto pedopornografico. Ancora non è stata fissata la data dell’udienza preliminare. Produzione e diffusione di materiale pedopornografico e violenza sessuale i reati contestati.

Secondo la procura Amato avrebbe diffuso in rete le immagini di due ragazze di 16 anni e scaricato materiale pornografico con foto di adolescenti partecipando a chat con altre persone interessate allo scambio di foto. Infine la procura gli contesta di aver palpeggiato una delle adolescenti riprese.

Amato, già sospeso dal Csm, adesso è ai domiciliari in una comunità di recupero. Al momento dell’arresto era in servizio presso la Corte d’appello di Reggio Calabria.

Le indagini, partite da Trento, sono state coordinate dal procuratore capo Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Giovannella Scaminaci e dal sostituto procuratore Roberto Conte.

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