Con un comunicato dell’amministrazione “Nuovi Orizzonti”, guidata dal sindaco Gerardo Mannello, si  dovrebbe chiudere definitivamente la “Telenovela”, relativa al caso della farmacia ubicata  nel Borgo di Badolato,. La vicenda,, era stata sollevata della titolare, dott.ssa Carla Ceccotti, la quale chiedeva il trasferimento  a Badolato Marina, dove esiste già un’altra farmacia gestita dal dott. Pasquale Chiarella. IL caso, era stato sollevato anche in consiglio comunale  dal gruppo di minoranza “Badolato Rinasce” del quale fa parte  la consigliera Ceccotti. Siul  caso, si era espresso   anche il Ministero della Sanità. “In merito alla questione della farmacia Ceccotti, si legge nel comunicato, arriva l’ennesima conferma del buon operato e puntuale rispetto delle leggi da parte dell’Amministrazione di Badolato, ed evidenzia ancora una volta l’allegra interpretazione delle norme da parte della proprietaria Carla Ceccotti e del movimento civico di opposizione “Badolato Rinasce”, di cui lei stessa fa parte, dimostratosi anche in questa circostanza totalmente incapace di fare politica. A distanza di un mese dalla richiesta di revoca in autotutela anzi dalla richiesta di revoca di “Tutela” della delibera delle giunta comunale fatta dalla farmacista Ceccotti, che rideterminava la perimetrazione dei confini delle farmacie e la pianta organica della sedi farmaceutiche, arriva anche il parere favorevole dell’Azienda provinciale di Catanzaro sulla pianta organica delle sedi farmaceutiche, a seguito di quello inviato dell’Ordine dei Farmacisti di Catanzaro. L’atteggiamento cocciuto ha portato all’ennesima figuraccia”. Nel prosieguo del comunicato, si contestano alcune  affermazioni della Ceccotti. “Proprio in una sua dichiarazione postata sul suo profilo facebook, con tanto di articolo di giornale allegato, la farmacista Ceccotti dichiarava testualmente: “In questa ennesimo capitolo che riguarda la vicenda della mia Farmacia ormai le carte parlano da sole senza bisogno di ulteriori commenti. Se avessimo dato il compito di dividere il territorio in modo equo ad un bambino di scuola elementare l’avrebbe fatto meglio. Qui invece è evidente la volontà ostruzionistica e discriminatrice nei miei confronti e la volontà di continuare ad operare a danno della sottoscritta e a vantaggio di altri”. Sembra evidente che la farmacista dia deliberatamente dell’incapace a Ordine dei farmacisti e Azienda provinciale di Catanzaro e, non paga, accusa tutto e tutti di malafede, a partire dal Sindaco del paese che la ospita, e dell’Amministrazione tutta. Poi dichiara che le carte parlano da sole: non sappiamo di quali carte parla la farmacista Ceccotti, noi abbiamo quelle di due pareri autorevoli e concordi”. Queste le conclusioni. “Sarebbe il caso che facesse chiarezza, soprattutto alla luce della consapevolezza di un chiaro conflitto di interesse, nonché di un’intenzione chiara a tutti  sin dall’inizio della legislatura, che ha come unico obiettivo di trasferire la farmacia da Badolato borgo in marina, penalizzando i poveri anziani che vivono in paese creando un disservizio alla popolazione residente. Chiariamo una volta per tutte un concetto: non è l’Amministrazione che elargisce decisioni in spensierato, ma è la legge che definisce delle regole da rispettare. E da che mondo e mondo, la legge non  va mai interpretata a proprio uso e consumo come pare voglie fare la Ceccotti. Travisare il senso di ciò che uno scrive si chiama malafede”.

Franco Laganà

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