Sono stati inviati ai laboratori del Ris di Messina i reperti dell’ordigno e delle parti della Fiat Fiesta esplosa nella detonazione che a Limbadi lo scorso 10 aprile ha ucciso Matteo Vinci, di 44 anni, e ferito il padre Francesco, di 75.

Gli specialisti del Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri saranno chiamati ad effettuare una serie di esami circa l’esatta composizione della miscela esplosiva e la tipologia di ordigno utilizzato in località “Cervolaro”.

Nel frattempo, l’amministrazione comunale di Limbadi, guidata dal sindaco Giuseppe Morello, ha fissato per domenica, alle 17, un consiglio comunale straordinario e aperto dedicato al grave fatto di sangue mentre la lista “Limbadi libera e democratica”, formazione politica con la quale Matteo Vinci si era candidato nelle ultime elezioni comunali, ha indetto una fiaccolata che si svolgerà nella serata di domani. Il raduno è fissato davanti al Municipio di Limbadi.

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