“Monachesimo italo-greco (sec. VII-XI). Una lettura archeologica” è il tema di un convegno di studi, organizzato dall’Istituto di Studi su Cassiodoro e sul Medioevo in Calabria, in collaborazione con l’Ordine degli architetti diCatanzaroe il patrocinio dellaRegione Calabria, che si svolgerà il 23 e il 24 marzo nella “Casa delle Culture”, a Squillace.

Il convegno avrà inizio con i saluti istituzionali del sindaco di Squillace Pasquale Muccari, del presidente dell’istituto Cassiodoro Chiara Raimondo, del direttore della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone Mario Pagano, del presidente dell’ordine degli architetti della provincia di CatanzaroGiuseppe Macrì e del vicepresidente della Regione Antonio Viscomi, neodeputato. La prima sessione dei lavori, presieduta da Federico Marazzi, comprende gli interventi di Enrico Cirelli, dell’Università di Bologna, su “Monasteri greci a Ravenna nell’alto Medioevo (VI-X sec.): storia e archeologia”; di Francesca Zagari, della Soprintendenza capitolina, su “I monasteri italo-greci medievali a Roma e nel Lazio. Una lettura archeologica e topografica”; di Simona Salmieri, collaboratore della Soprintendenza di Napoli, su “Topografia, forme e sviluppo del monachesimo greco-orientale a Napoli nell’alto Medioevo”; e di Maria Rosaria Marchionibus, dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, su “Il monachesimo italo-greco nel Cilento, tra monumenti e storia”. La seconda sessione sarà presieduta da Enrico Cirelli e vedrà gli interventi di Nicodemo Abate e Alfonso Mammato, dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, su “Nuovi dati sul monachesimo in costiera amalfitana: l’esempio della Grotta dell’affresco (X-XI sec.)”; di Francesca Sogliani, dell’Università della Basilicata, su “Il monachesimo italo-greco in Basilicata. Ruolo e funzioni degli impianti monastici alla luce dell’archeologia”; di Paul Arthur, dell’Università di Lecce, su “Riflessioni intorno al primo monachesimo nel Salento”; di Lucia Arcifa, dell’Università di Catania, su “Monasteri italo-greci nella Sicilia altomedievale: dati archeologici e contesto territoriale”; e di Rossana Martorelli, dell’Università di Cagliari, su “Comunità monastiche italo-greche in Sardegna. Una questione ancora aperta”. La terza sessione, che si terrà sabato 24 marzo, sarà presieduta da Lucia Arcifa e riguarderà le relazioni di Vera Von Falkenhausen, su “I monasteri greci in Calabria: le fonti scritte”; di Giuseppe Roma, dell’Università della Calabria, su “Monasteri nella Calabria bizantina: le fonti archeologiche”; di Adele Coscarella, dell’Università della Calabria, su “Sant’Adriano a S. Demetrio Corone: archeologia di un monastero di origine bizantina e della sua chiesa”; di Mario Pagano, su “Una rilettura del Vivarium di Cassiodoro”; di Giuseppe Hyeraci, collaboratore della Soprintendenza archeologia di Reggio-Vibo, su “Il monachesimo italo-greco in territorio di Stilo tra età bizantina e normanna. Geografia e storia”; e di Francesco A. Cuteri, sul tema “Fra i luoghi della santità calabrogreca. Annotazioni archeologiche sulla Calabria centro-meridionale”. Le conclusioni saranno di Federico Marazzi.

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