La schiera dei pentiti cosentini si arricchisce. L’ultimo in ordine di tempo è Francesco Noblea. Circolava da tempo la voce di un possibile salto del fosso da parte del giovane cosentino, che ormai nella scacchiera dei pentiti calabresi è pronto a fare la sua parte da pedone. Noblea, attualmente indagato in vari processi tra cui quello più rilevante è Job Center, rischierebbe anni di galera per l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico (ed è già stato condannato a 7 anni per narcotraffico). Il sentore di un possibile cambio di rotta, come dicevamo, non era da escludere. Nel centro storico della città dove era residente in uno stabile occupato abusivamente nei pressi di via Bombini, gli uomini e ragazzi del quartiere lo davano per pentito. E il sodalizio con la giustizia avrebbe potuto portare anche all’intervento dei carabinieri nelle scorse settimane nel centro storico di Cosenza prima nel quartiere di Santa Lucia, poi nel palazzo occupato dove Noblea era residente. La visita, non di cortesia, allo storico palazzo cosentino dove alloggiava il neo-pentito è stata particolarmente lunga e dettagliata, non a caso è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco che in alcune zone del tetto hanno rinvenuto armi e sostanze stupefacenti. Dalla collaborazione con la giustizia potrebbero emergere dettagli relativi allo spaccio nella città di Cosenza e con maggiore riferimento al centro storico.

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