Un particolare caso di truffa è stato smascherato dagli agenti del Commissariato Sezionale di Pubblica sicurezza di Catanzaro Lido arrivando a denunciare sette persone. Tutto è partito quando alcuni ignari cittadini si sono rivolti alla polizia dopo che si sono visti recapitare, da un noto gestore telefonico, addebiti rateizzati quali costi per l’acquistato di smartphone, dal valore economico tra i 600 ed i 700 euro, che in realtà non avevano mai comperato.

Gli agenti, dopo aver escluso che potesse trattarsi di mero errore, hanno avviato le indagini che hanno svelato la procedura truffaldina alla base degli addebiti, denunciando alla competente Autorità Giudiziaria 7 persone. Perno della truffa è risultato essere C.A., 43enne catanzarese, già noto alla Polizia per precedenti specifici, con la complicità di una operatrice di un punto vendita di telefonia. L’uomo, riuscendo ad entrare in possesso, con raggiri ed inganni, di dati e copie di documenti d’identità di altre persone, si recava presso il punto vendita di telefonia dove, la commessa compiacente o, quantomeno, negligente, consentiva a C.A. di stipulare a nome altrui contratti di tariffazioni telefoniche con annesso acquisto di smartphone a rate.

In virtù di questi contratti, il truffatore entrava in possesso di apparecchi telefonici di ultima generazione che immediatamente rivendeva a prezzi decisamente concorrenziali, anche fino a 300 euro, servendosi in alcuni casi di un altro rivenditore, M.D., 49 anni, operante in altro comune della provincia. Al termine delle indagini sono state deferite all’Autorità Giudiziaria anche altre 4 persone, per il reato di incauto acquisto, legato in particolare al modico prezzo col quale acquistavano gli smartphone.

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